L’incontro di Spiritualità “Laici e Carisma” ha avuto come tema
“Non lasciatevi rubare la Speranza”.
Al saluto della Madre Provinciale, è seguita la riflessione di Don Augusto, sviluppata in tre passaggi: la Speranza è cammino esodale verso una terra promessa sconosciuta; la Speranza come desiderio da coltivare in atteggiamento di attesa, pazienza e costanza, attivazione e creatività di energie e capacità magari nascoste, fiducia e certezza. Speranze – desideri non sempre realizzabili – che lasciano spazio alla delusione; questa stessa può diventare momento terapeutico, se ben curata ed elaborata, per una ulteriore e fondata Speranza: la Speranza cristiana che diventa storia personale di salvezza, riuscita di vita nel progetto di Dio.
Gesù, l’uomo della grande Speranza, ha la certezza che il Regno di Dio si realizzi, per questo si occupa dei poveri; dà segni di un mondo nuovo, usando il linguaggio parabolico dove, al modo legalista di giudicare le situazioni con categorie di colpa e punizione, sostituisce quelle di colpa – perdono e gratuità.
Nella Evangeli Gaudium, il principio del tempo – quale forma di speranza – aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse o i cambiamenti dei piani… È un invito ad assumere la tensione tra pienezza e limite… ad occuparsi di iniziare processi… senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci. (EG. 222-223).
Suor Daniela Perina ha presentato la Speranza negli scritti di S. Teresa Verzeri. Per la Santa, la Speranza equivale a fiducia-confidenza, possibile per motivi speciali da attingere alla Misericordia. C’è una possibilità di stare fermi nelle contrarietà, fedeli a rispondere al progetto di Dio perché la vera confidenza è figlia dell’Amore alla divina volontà.
Le riflessioni profonde che sono emerse dai partecipanti, assai numerosi, sono indice della serietà e del loro impegno per un cammino carismatico importante.
Suor Assunta Bressan
f.s.c.j.