Abbiate in Gesù una confidenza illimitata, amorosa, inalterabile, grande, se fosse possibile, com'è grande il Suo Cuore

Santa Teresa Verzeri

... NON POSSIAMO DIRTI ADDIO...

Non possiamo dirti addio, sr Flavia.

Non possiamo, perché in queste ore ci sembra di rintracciare la tua orma silenziosa e solerte in qualche angolo della casa. Ci è sembrato di scorgerti nel tuo studio, curva sui conti o su di un libro di cucina, in sala da lavoro a dire parole incoraggianti e ad ascoltare. Sei stata, innanzi tutto Sorella per noi e per tutti quelli che hai incontrato, balsamo per l’anima e per il corpo, rifugio nelle ore in cui la paura tratteneva dal pensare al futuro.

Donna di poche parole, donna di parola, se le mura del tuo ufficio potessero parlare, racconterebbero di come il tuo dire diretto, riguardoso, benevolente è stato mille volte balsamo, mille volte traduzione concreta di un modo di educare che fa liberi, perché il tuo sorriso, spoglio di giudizio, sapeva scandire il tempo della consolazione e quello dell’impegno.

Ti rivediamo in tante nostre case, china sulle carte e sulle persone, quasi a venerare la bellezza, a rintracciare la tenerezza di quel Dio che hai sempre servito per primo, col coraggio di lasciarlo in chiesa per andare a ritrovarlo nel cuore e nel corpo di chi soffriva… in tanti luoghi ti rivediamo e sappiamo che dove tu hai seminato briciole di memoria, qualcun altro raccoglierà ceste di riconoscenza.

Non vogliamo dirti addio, ce lo impediscono la gratitudine di tante Figlie del Sacro Cuore che con dedizione, amore e competenza hai servito nei giorni belli e nei giorni gravati dalla preoccupazione, rimanendo accanto, spiando compiaciuta ogni minimo ritorno alla speranza, la gratitudine di tante persone che sapevi sostenere con quell’inconfondibile mitezza tutta tua, che mai ti ha abbandonato, e che rendeva più lievi anche i momenti più gravosi. La tua confidenza in Dio, sorprendente, spesso otteneva l’effetto di far ritrovare confini precisi per le cose da nulla, e orizzonti sconfinati per quelle importanti.

Non possiamo dirti addio, ce lo impedisce l’esserti sorelle, un vincolo che ci unisce non solo nella fede, ma nella certezza di una possibilità: si può essere sorelle, ce lo hai insegnato tu, si può vivere da sorelle senza rinunciare alla libertà, mettendo in gioco la propria perché gli altri abbiano vita, si può essere sorelle al di qua e contemporaneamente al di là del tempo e dello spazio. Ora che hai trovato casa nel Cuore di Dio, che sai che cosa vuol dire eternità, prepara anche per noi stanze in cui possiamo pian piano abituarci a vivere per sempre, a superare il dolore dei distacchi temporanei, ad accogliere la sconcertante semplicità di un Dio che sì, era morto, ma ora vive per sempre, che ama attraverso l’assenza, che custodisce attraverso la lontananza.

Non possiamo dirti addio, sr Flavia e, per ogni volta che vorremo parlare con te, ci diamo appuntamento nel Cuore di Gesù.

... 190° DI FONDAZIONE...



 190° di Fondazione dell’Istituto delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù
 
"Tu, o Dio, non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie”.
E’ vero: lodare e glorificare Dio fa bene, anzitutto, a noi.
L’8 febbraio 1831, a Bergamo, è nata la nostra Congregazione, dall’intuizione di mons. Giuseppe Benaglio e dalla tribolata disponibilità della Fondatrice, S. Teresa Verzeri.
Da allora, la terra ha dato il frutto.
Riconoscerlo è gesto di umiltà e confessione di verità, un realistico sguardo alla vita qualche volta incoraggiante e promettente.
Ci siamo ritrovate, da più Paesi, in Città Alta per scrutare il miracolo della terra e dei suoi semi, il calore dei fuochi accesi, nelle vite consumate dalla carità, la danza del vento e il suo soffio su un profetico piccolo gregge, il flusso generoso dell’acqua, benedetta da decenni di storie e di volti. Perché niente è santo se a segnarlo non è l’eterna passione di Dio a plasmare delle vite con la sua stessa santità .
Abbiamo ammirato l’ardore degli inizi, ma anche il nostro di povera gente, felicemente raggiunta da Cristo e ancora incantata dalla vicenda umana e spirituale di Teresa, che è dentro la storia di ognuna di noi.
Un pomeriggio a ricordare, a chiedere Grazia, a sognare… che il miracolo della terra continui, anche solo nella pazienza della semina.
sr G.L.

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